Alex ucciso, la madre: «Ho perdonato gli assassini, ma voglio giustizia»

Alex ucciso, la madre: «Ho perdonato gli assassini, ma voglio giustizia»
di Alessandra Di Filippo
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Martedì 29 Settembre 2020, 08:09
«Chi ha ucciso mio figlio, l'ho già perdonato. Una verità giudiziaria deve però esserci e io non ho mai smesso di avere fiducia nella giustizia». Così Laura Lamaletto, la madre di Alessandro Neri, il giorno dopo la notizia che ad occuparsi ora delle indagini sulla morte del figlio, ammazzato a Pescara nel marzo del 2018, con due colpi di pistola, è ora il Reparto Crimini Violenti dei Ros, il raggruppamento operativo speciale dell'Arma dei Carabinieri. Ros che in realtà già da mesi stanno lavorando al caso, che conoscono fra l'altro molto bene, essendo stati chiamati, subito dopo il delitto, ad analizzare le celle telefoniche.

Nelle settimane scorse, hanno consegnato sul tavolo del sostituto procuratore Luca Sciarretta, titolare del fascicolo, un primo rapporto, basato una rilettura in chiave analitica degli avvenimenti e anche degli elementi raccolti dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale, elaborando una ipotesi. Dopo lunghi mesi, sembra quindi intravedersi uno spiraglio di luce. «Ho sempre creduto – dice la mamma di Alessandro – in tutti coloro, a cominciare dagli stessi carabinieri e al pm Sciarretta, che hanno preso a cuore questa vicenda e che le hanno dedicato tempo. Io, ripeto, non ho mai perso la fiducia. Credo che la giustizia vada fatta e non solo per noi familiari. La città di Pescara ha bisogno di capire, di avere risposte. Chiunque ha bisogno di sapere cosa è successo. E questo per potersi sentire sicuro quando esce di casa. Occorre, insomma, che ci sia una verità che arrivi dalle indagini».

Poi il suo pensiero è per l'assassino o gli assassini del figlio. «Come ho già detto altre volte, posso solo dire che mi dispiace per loro. Non penso che per quello che hanno fatto – sottolinea mamma Laura – possano dormire la notte. Per essere arrivati a togliere la vita ad una persona, devono avere avuto una vita terrificante. Io, comunque, in cuor mio li ho perdonati e l'ho fatto per poter chiudere con questa storia. La mia parte terrena dice però che la verità va ricercata. Nessuno, per qualsiasi motivo, può togliere la vita ad un'altra persona. Non esiste un motivo valido - ripete - per poter togliere la vita a qualcuno».
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