In Trentino una funivia per trasportare le mele

In Trentino una funivia per trasportare le mele
di Jacopo Orsini
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Venerdì 17 Novembre 2023, 21:14 - Ultimo aggiornamento: 21:16

Una funivia totalmente dedicata alle mele. Sorgerà entro il prossimo autunno in Val di Non, in Trentino, con un progetto che punta a ridurre il traffico di veicoli su gomma. Ad annunciarlo ieri a Roma, nella sede del ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, sono stati i vertici di Melinda, il consorzio che riunisce oltre 4 mila famiglie di melicoltori trentini, alla presenza del ministro Francesco Lollobrigida. 

Il progetto ha vinto un bando del Piano nazionale di ripresa e resilienza dedicato alle idee per lo sviluppo della logistica agroalimentare e potrà quindi sfruttare un contributo a fondo perduto di circa 4 milioni di euro. Il finanziamento servirà a coprire il 40% della spesa complessiva di 10 milioni necessari per realizzare l’impianto, che verrà costruito da Leitner, colosso degli impianti a fune di Vipiteno. 

La teleferica partirà dalla sala di lavorazione delle mele di Predaia, in Val di Non, e arriverà alla miniera Rio Maggiore, dove i frutti vengono stoccati dopo un percorso di altri 430 metri all’interno di una galleria. Le mele vengono conservate infatti all’interno delle cave create per estrarre la roccia dolomia. Queste celle ipogee sono una sorta di frigorifero naturale a temperatura controllata nel cuore delle Dolomiti che già oggi permettono di risparmiare il 30% di corrente elettrica rispetto a un magazzino tradizionale, evitando peraltro di dover costruire nuovi edifici in superficie. Il nuovo impianto, secondo i piani del consorzio, entro il 2024 permetterà di trasportare 40mila tonnellate di frutta evitando 12mila chilometri annui attualmente percorsi con veicoli a motore.

«Una bella sfida», ha commentato il ministro Lollobrigida, che ha parlato di un progetto «innovativo perché mette insieme un elemento, quello della produzione di mele di qualità, affermate in tutto il mondo, con il tema della sostenibilità ambientale». «Questo risultato - ha sottolineato Ernesto Seppi, presidente di Melinda - è un riconoscimento straordinario per tutti i consorziati.

Un premio alla progettualità che abbiamo saputo mettere in campo». 



La funivia sarà un impianto monofune ad agganciamento automatico della lunghezza di 1.300 metri e dislivello di 87 metri, capace di trasportare ogni ora 460 contenitori impilabili (i cosiddetti «bins»), alla velocità di 5 metri al secondo. La «funivia delle mele» permetterà così di evitare 6mila viaggi di tir su gomma, per un totale di 12mila km l’anno, riducendo le emissioni di CO2 nella valle. Per gestire gli stessi volumi movimentati dalla nuova teleferica, durante il periodo di «stoccaggio» autunnale delle celle, sarebbero necessari infatti 10 camion che dovrebbero effettuare complessivamente 80 viaggi al giorno, trasportando ciascuno 36 bins. 

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