Camminavano mano nella mano nel centro di Sperlonga, nel giorno di Ferragosto. Poi un bacio, prima della brutale aggressione: così una 34enne napoletana trapiantata a Roma è stata colpita, con un passeggino e poi con schiaffi e spintoni, insieme alla sua compagna, una ragazza italocubana. L'aggressione omofoba proprio nel giorno di Ferragosto, mentre la coppia Lgbt passeggiava a non molta distanza in linea d’aria dal Municipio.
«A Sperlonga una bruttissima aggressione contro due ragazze lesbiche. Può un bacio scatenare tanta violenza? No! In prima linea contro omofobia, per dare più diritti e più tutele alle persone LGBT+», ha scritto su Twitter il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.
Aggressione omofoba a Sperlonga: cosa è successo
La 34enne era in vacanza a Sperlonga e stava passeggiando per le strade del centro quando è stata aggredita prima verbalmente e poi fisicamente da un uomo, finendo in ospedale. All'origine della violenza dei gesti di affetto che all'aggressore non sarebbero piaciute. Una reazione improvvisa e sconsiderata, certamente ingiustificata.
La donna ha denunciato il presunto caso di omofobia con un esposto ai carabinieri, allegando il referto del pronto soccorso dell'ospedale di Fondi che parla di una prognosi di 7 giorni. La donna ha raccontato di esser stata schiaffeggiata e spintonata fino a finire a terra, oltre che colpita con un passeggino. Già, perché alla scena ha assistito almeno un bambino. Sulla vicenda indagano i carabinieri della Compagnia di Terracina e i colleghi della Stazione sperlongana, che per ricostruire nel dettaglio i contorni dell’accaduto e trovare conferme ai contenuti dell’esposto stanno passando al vaglio diverse testimonianze.