Andrea Purgatori, «nessuna metastasi al cervello». Quattro medici indagati, nuovi accertamenti

Sono Gianfranco Gualdi, Claudio Di Biasi, Maria Chiara Colaiacomo e Guido Laudani i quattro medici indagati per la morte del giornalista, avvenuta lo scorso 19 luglio. Il 21 marzo l'incidente probatorio

Andrea Purgatori, «nessuna metastasi al cervello». Quattro medici indagati, nuovi accertamenti
di Valentina Errante
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Giovedì 7 Marzo 2024, 11:50 - Ultimo aggiornamento: 12:21

Sono Gianfranco Gualdi, Claudio Di Biasi, Maria Chiara Colaiacomo e Guido Laudani i quattro medici indagati per la morte del giornalista Andrea Purgatori, avvenuta lo scorso 19 luglio. Un appuntamento importante per le sorti dell'inchiesta sarà il prossimo 21 marzo, con l'inizio dell'incidente probatorio per stabilire le effettive cause del decesso, dopo che l'autopsia e una consulenza tecnica hanno escluso la presenza di metastasi al cervello, per le quali il giornalista è stato trattato con sessioni di radioterapia che, secondo i familiari, assistiti dagli avvocati Michele e Alessandro Gentiloni Silveri, potrebbero avere provocato il tracollo fisico del paziente.

Oltre all'iscrizione sul registro degli indagati della Colaiacomo, che fa parte dell'equipe del professor Gualdi, luminare di radiologia assistito dall'avvocato Fabio Lattanzi, la novità riguarda la contestazione a carico di Laudani, che è un cardiologo: la diagnosi per Purgatori, deceduto, alla fine, dopo l'indebolimento generale e metastasi diffuse, a causa di un'infezione cardiaca, potrebbe essere arrivata in ritardo.

Da qui la richiesta di nuovi approfondimenti per verificare eventuali responsabilità.

Nell'ordinanza di ammissione di incidente probatorio si legge che si tratta di un accertamento «rilevante ai fini della decisione da assumete nell'eventuale prosecuzione del giudizio in sede dibattimentale in quanto, sulla base della documentazione acquisita e della lettura della stessa già operata dai consulenti del pubblico ministero, anche alla luce degli accertamenti direttamente effettuati dai medesimi - si rivela sin d'ora necessario l'approfondimento tecnico scientifico in ordine alla sussistenza di profili di responsabilità causalmente rilevanti in relazione al determinismo dell'evento». I consulenti tecnici del pm hanno «rappresentato la necessità di un approfondimento tramite altre competenze scientifiche relative alla neuroradiologia», ma anche alla cardiologia e all'infettivologia. Gli accertamenti verranno fatti dai professori Alberto Beltramello, neuroradiologo, Adriano Tagliabracci, specializzato in medicina legale, Pasquale Perrone Filardi, cardiologo e Pierluigi Viale, specializzato in malattie infettive.

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