Carla Bruni: «A 28 anni ho scoperto chi era il mio vero padre, mio fratello morto di Aids. Sarkozy? E' molto sexy». L'italiana di Francia si racconta in un libro

Martedì 3 Ottobre 2023, 12:56 - Ultimo aggiornamento: 4 Ottobre, 08:30

Gli anni da Première Dame

Diventare la première dame di Francia "è stata una sfida" per Carla Bruni-Sarkozy e non tornerebbe indietro per niente al mondo, racconta nel libro. Cinque anni in cui ha dovuto in parte mettere in stand by la sua più grande passione, la musica. «Per il mio lavoro di cantante non è stato comodo. Ho pubblicato un disco durante il mandato, ma poi mi sono fermata. Non con la scrittura, ma con i concerti, perché, per motivi di sicurezza, ero costretta ad andare in giro con venti guardie del corpo. Anche adesso abbiamo la scorta fuori casa: la sicurezza del presidente della Repubblica è a vita». Tanti gli incontri durante quegli anni. Il faccia a faccia più toccante è stato con Nelson Mandela. «Dolcissimo, coltissimo. Un colosso. Mi ha colpito la gentilezza usata con mio marito, il suo calore. Era molto anziano, è morto poco dopo il nostro incontro. In quelle situazioni non posso dire che fossi a mio agio, visto il calibro delle persone, ma nemmeno intimorita. Ero impressionata. Anche la regina Elisabetta era straordinaria. Subito ti metteva a tuo agio. E ho capito che era quella la vera educazione, mettere le persone nelle condizioni migliori possibili. La regina mi parlava, mi raccontava molte cose interessanti. Spiegazioni storiche sui quadri, sui corridoi, sui blasoni, sulle porte, sugli appartamenti. Anche il marito, il principe Filippo, mi ha parlato tantissimo».

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