Missione Atalanta, cos'è e il ruolo dell'Italia nella crisi del Mar Rosso: il rischio escalation e cosa potrebbe succedere

Martedì 16 Gennaio 2024, 12:20 - Ultimo aggiornamento: 13:12

Gli obiettivi della missione

La questione, dunque, permetterebbe ai vari Stati coinvolti, prima fra tutti l’Italia, di ridurre i tempi di azione nel Mar Rosso, e consentirebbe a Roma di aggirare la necessità di approvazione di uno specifico decreto in Consiglio dei ministri e il successivo ottenimento dell’autorizzazione da parte del Parlamento. Insomma, se un’operazione marittima già in atto venisse trasformata in una missione di sostegno degli anglo-americani, l’Italia sarebbe libera di fornirvi le proprie navi senza passare dal Parlamento. Rafforzare la presenza europea sul Mar Rosso è per l’attuale esecutivo di fondamentale importanza, poiché l’Europa, e in particolare l’Italia, è stata particolarmente colpita dal drastico calo del traffico marittimo: con le proprie azioni di rappresaglia, i ribelli Houthi, che da poco dopo lo scoppio del conflitto a Gaza pattugliano il Mar Rosso in nome del sostegno alla Palestina, hanno infatti ridotto il commercio sul Mar Rosso di quasi la metà. Certo, il rischio di escalation sulla penisola arabica esiste, soprattutto se anche l’Europa dovesse trovarsi coinvolta direttamente: gli Houthi hanno infatti dichiarato apertamente che chiunque avrebbe provato ad attraversare il Mare in sostegno a Israele sarebbe stato attaccato, ma anche che chi avesse dato una mano ai propri rivali lasciandoli passare dal proprio territorio sarebbe diventato automaticamente un nemico.

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