Foligno, tra i rovi spunta una mini discarica abusiva. C’è di tutto: plastica, legno, potature e pure il cemento-amianto

La discarica abusiva
di Giovanni Camirri
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Martedì 16 Gennaio 2024, 09:28

FOLIGNO - Plastica, inerti da demolizione domestica, legno, potature, elementi in cemento-amianto, vetro, sedie e via dicendo. È la nuova frontiera dei rifiuti abbandonati stavolta, però, con, se così si può dire con una punta div era amarezza, una variante. Nel senso che gli abbandonatori stanno cercando di farsi più scaltri visto che le zone più calde prese di mira nel territorio vengono costantemente monitorate da tutti i soggetti preposti alla vigilanza e le sanzioni, con relativo denaro da pagare, non mancano. Anzia aumentano di numero. La nuova frontiera che diventa teatro di abbandoni è una stradina laterale alla viabilità principale tra gli abitati di Vescia e Scanzano. Si tratta di un viottolo piuttosto breve, chiuso nella parte terminale e, comunque, ben nascosto agli sguardi di chi si trovasse a passare da quelle parti. Probabilmente, stando ad un copione ben rodato, gli abbandoni, evidentemente multipli, possono esser stati compiuti nottetempo. Non stupirebbe, inoltre, se gli scarichi abusivi di materiali vari fossero avvenuti anche in pieno giorno tanto è appartato il luogo scelto. La questione più assurda è che il centro di raccolta più vicino, quello di via Campagnola, dista dal sito di abbandono appena 5 minuti al massimo di tragitto. Tutti i materiali individuati, ad esclusione ovviamente del cemento-amianto, sembrano rientrare nelle categorie conferibili al centro di raccolta e quindi, per l’ennesima volta, non si comprendono le ragioni di tali comportamenti. È di tutta evidenza che, in forza di alcuni sacchi in plastica di colore blu, che l’area è stata già visionata dal servizio di ispettore ambientale della Valle Umbra Servizi cui ha fatto seguito l’attivazione delle procedure del caso previste in situazioni del genere. Vale ricordare in questo caso, e per l’ennesima volta, che la colpa totale di queste situazioni è tutta esclusivamente di chi le causa.

Arrivare, poi, nel punto di questo ultimo abbandono non è affatto agevole e i rischi, oltre quelli di incappare in sanzioni anche molto salate, non valgono la candela. Eppure c’è chi ancora, e si tratta evidentemente di un numero ridotto di soggetti, continua a tenere comportamenti del tutto scorretti che violano leggi, norme e regolamenti che vengono, invece, rispettati dalla quasi totalità dei cittadini che effettuano la raccolta differenziata. Situazioni negative, queste, che si ripetono a mo di mantra ma che non possono essere più tollerate. Perché smaltire quei rifiuti ha ovviamente un costo che ricade sulla collettività. E la gente corretta comincia davvero a non sopportare più queste situazioni letteralmente fuorilegge.

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