L'Aquila calcio, Ius e Gulluni in Comune. Due giorni per fare chiarezza, trattativa al bivio

L'Aquila calcio, Ius e Gulluni in Comune. Due giorni per fare chiarezza, trattativa al bivio
di Stefano Dascoli
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Giovedì 7 Giugno 2018, 23:34
L'AQUILA - Il Comune chiede chiarezza al manager romano Gianluca Ius, che si è avvicinato prepotentemente all’Aquila calcio con ambiziosi propositi di acquisizione del club e rilancio. L’amministrazione ha fatto filtrare un certo scetticismo soprattutto sul piano economico-finanziario: il nodo è legato al supporto degli istituti di credito ai quali Ius ha chiesto di affiancare le risorse proprie che sostiene di poter immettere insieme ad alcuni sponsor. Ecco perché l’assessore allo Sport Alessandro Piccinini ha convocato in Comune, a palazzo Fibbioni, entrambe le parti: sia l’imprenditore romano che l’avvocato Tiberio Gulluni, in questo momento interfaccia dell’attuale proprietà.

Il vertice, cominciato dopo le 17, è andato avanti per quasi un’ora e mezza e si è chiuso con un invito, formulato a Ius, a rendere chiari i termini del suo programma a strettissimo giro, nell’arco di 48 ore al massimo. A fronte di questo va detto che alcuni tifosi presenti, all’uscita, hanno manifestato chiaramente al manager le loro preoccupazioni. Ius, dal canto suo, si è limitato a dichiarazioni molto sintetiche: «Vogliamo accelerare i tempi, in un senso o nell’altro».

Insomma, la sensazione è che si è di fronte a un bivio. La situazione è intricata: Ius smania, ma al contempo ribadisce che non è certamente nelle condizioni di poter sborsare, oggi, cifre ingentissime e per questo motivo chiede aiuto al territorio e agli istituti di credito in modo da avere un budget certo e disponibile già in avvio; Gulluni al momento resta in una posizione di ascolto interessato, avendo l’obiettivo di tutelare gli attuali soci, molto ben propensi a sgravarsi dei debiti e a cedere il club evitando l’onta della sparizione sportiva; il Comune teme che alla fine la complessità del quadro porti a gravi ritardi che renderebbero impossibile l’applicazione di qualsiasi “piano B” – è noto che c’è un lavorio in corso per ripartire dalla Promozione -; i tifosi sono preoccupati in particolare dalle precedenti esperienze di Ius nel mondo calcistico, leggasi Foligno (ma qui è stata interrotta prima da problemi giudiziari di natura personale, in parte risolti) e altre mancate acquisizioni (leggasi Ancona). 

E’ stato abbozzato un accordo quadro preliminare – sulla base di un closing a fine anno, Cda misto e cessione dell’89% delle quote, ma non c’è stata alcuna firma. Cosa accadrà? Pare chiaro che o Ius fornirà garanzie fattuali e atti concreti quanto prima o l’operazione è destinata a complicarsi notevolmente. Fino a poter saltare. Nel frattempo Battistini ha firmato in D, al Gavorrano. 
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