Anziani, il dossier della Ue punta il dito su Roma (ma non è una bocciatura)

La ricerca sulla percezione degli abitanti posiziona la Capitale in coda alla classifica. Pochi infermieri e tante pensioni minime, ma l’assistenza domiciliare è tra le migliori

Anziani, il dossier della Ue punta il dito su Roma (ma non è una bocciatura)
di Fabio Rossi
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Domenica 24 Marzo 2024, 00:20 - Ultimo aggiornamento: 00:27

Le grandi città, in generale, sono sempre meno accoglienti per gli anziani. E Roma non fa eccezione, nonostante i meno giovani siano una fascia sempre più consistente della popolazione, nella Città eterna come nel resto d’Italia (e dell’Europa). Pensioni basse, difficoltà di accesso ai servizi sanitari, inquinamento acustico e altri aspetti problematici fanno della Capitale una delle metropoli in cui i cittadini con i capelli bianchi sono meno soddisfatti della qualità della loro vita. Ciò nonostante Roma sia ai primi posti in altri indici fondamentali, dalla spesa pubblica per l’assistenza domiciliare alla stessa aspettativa di vita. A evidenziare le difficoltà quotidiane degli anziani all’ombra del Colosseo è l’ultimo report annuale stilato dalla Commissione europea sulla qualità della vita nelle città del vecchio continente. Un’indagine che vuole fotografare la situazione dei centri urbani, basandosi sulla percezione espressa dai rispettivi abitanti, dopo gli anni della pandemia.

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I pareri

Alla domanda se Roma sia una città adatta per le persone più in là con gli anni, soltanto il 47 per cento dei propri abitanti over 65 risponde in maniera positiva.

Tra gli 82 centri urbani sondati in Europa, soltanto Istanbul va peggio, con il 39 per cento di cittadini anziani soddisfatti. In una classifica guidata ex aequo da quattro città, tutte con il 95 per cento di pareri favorevoli: Zurigo (Svizzera), Rostock (Germania), Lussemburgo e Piatra Neamţ (Romania). Quindi ci sono Aalborg (Danimarca) con il 94 per cento, Malaga (Spagna) e Białystok (Polonia) con il 93, Oviedo (Spagna) con il 92, Braga (Portogallo) e Strasburgo (Francia) al 91 per cento. Ma superano la Città eterna, seppur di poco, anche realtà come Tirana (Albania) e Atene (Grecia) con il 52 per cento di anziani soddisfatti. Roma ottiene risultati migliori, invece, per la qualità della vita delle famiglie con figli piccoli (62 per cento a favore), dove scala diverse posizioni nella graduatoria continentale.

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I temi

Passando ai singoli indicatori, fuori dal report dell’Ue, i dati dell’Istat individuano i punti deboli (e quelli più solidi) della Capitale nel rapporto con i propri abitanti over 65. Tra i problemi che vengono individuati dalle statistiche ufficiali c’è, per esempio, la carenza di infermieri disponibili sul territorio: appena 284 ogni 100 mila abitanti con più di 15 anni, secondo la Federazione nazionale ordini professioni infermieristiche (Fnopi), che mettono Roma nella parte bassa della classifica delle città italiane. Troppo alto anche il consumo di farmaci per malattie croniche, come l’ipertensione e il diabete. Roma va male anche nelle graduatorie per i percettori di pensioni integrate al minimo (il 4,5 per cento del totale) e per l’inquinamento acustico, con 7,1 esposti presentati ogni centomila abitanti. La Capitale è invece ai vertici nazionali per la spesa per l’assistenza domiciliare (88 euro per abitante) e per il trasporto di anziani e disabili (6,3 euro per ogni over 65), nonché per la speranza di vita degli attuali anziani (84 anni).

I rimedi

Su questo fronte il Campidoglio è al lavoro da tempo, in particolare con l’assessorato alle politiche sociali, guidato da Barbara Funari. Dalle residenze in cohousing alle nuove case sociali degli anziani e dei quartieri (gli ex centri anziani), fino ai tanti appuntamenti sociali e culturali che vengono organizzati dall’amministrazione comunale e dai Municipi. Tante le iniziative messe in campo negli ultimi tempi da Palazzo Senatorio, come la campagna “l’amore non ha età”, volta a promuovere l’adozione di cani e gatti adulti ospiti dei canili rifugio e delle oasi feline di Roma, che viene esteso anche agli anziani ospiti delle strutture residenziali cittadine. Ma anche la “marcia per la salute (globale)” per diffondere la cultura della prevenzione: un appuntamento annuale al “Villaggio per la terra”, che si terrà dal 18 al 21 aprile.

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