Soddisfatti anche Fai, Flai e Uila: «Ringraziamo tutti i lavoratori per la scelta responsabile fatta, che obbliga l’azienda ad un rigoroso rispetto di quanto è stato sottoscritto: investimenti, formazione e un'organizzazione del lavoro che riconosca il ruolo del lavoratore e il suo lavoro».
E anche Colussi saluta con favore l'intesa. «L’accordo ha permesso di limitare molto le uscite - rimarcano dal gruppo alimentare - e fa seguito alla ribadita disponibilità di Colussi di procedere con il piano industriale che prevede oltre 15 milioni di euro di investimenti sul solo sito produttivo e oltre 80 milioni complessivi nel triennio 2017-2019. Nel dettaglio si è basato su: adozione di un nuovo modello organizzativo che prevede - tra le altre cose- un maggior ricorso al part time - laddove le esigenze produttive lo rendessero necessario; un programma di formazione e/o riqualificazione professionale straordinario - della durata di un quadriennio - finalizzato a soddisfare i fabbisogni formativi individuali alla luce delle nuove esigenze tecniche, produttive ed organizzative. La formazione coinvolgerà tutto il personale di stabilimento, ivi compresa la struttura intermedia e di staff, con un focus particolare in materia di qualità ed igiene della produzione, della salute e sicurezza dei lavoratori ma anche per lo sviluppo delle competenze per una maggiore polivalenza e polifunzionalità dei lavoratori».
Il gruppo Colussi ha inoltre ribadito la volontà di proseguire gli interventi per radicare sempre più la propria presenza sul territorio umbro «come dimostrano i progetti di filiera che hanno già permesso di superare i mille ettari coltivati a grano in Umbria impiegati nella produzione del gruppo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA